1. Informare il mercato italiano del cavallo sui rischi connessi alle patologie associate ai carboidrati (ECAD, Equine Carbohydrates Associated Disorders);
2. Valutare e promuovere soluzioni commerciali (prodotti e servizi) personalizzate ai proprietari di cavalli identificati a rischio, sia direttamente che tramite l’attuale filiera;
3. Collaborare con aziende e professionisti partner selezionati per posizionare una valida equilibrata ‘Via Mediterranea’ alla alimentazione equina.
Nel contesto ECAD la prevalenza della sola laminite è risultata variare dal 2,1% al 7,1% di una popolazione equina. In Italia su una popolazione equina di ca. 314.090 equidi registrati all’Anagrafe Nazionale Equidi (dato AIA 2011) il numero degli animali coinvolti è stimato nell’ordine di 15.000 relativamente alla sola laminite.
Sono stati anche stimati gli “immensi” costi economici della laminite che coinvolge intorno a 20-30.000 cavalli ogni anno nel solo Regno Unito. Tutto ciò – considerata la sconvolgente drammaticità della condizione – ha stimolato, da un lato, l'interesse di coloro amano il cavallo e dall'altro un potente spin-off con l'industria mangimistica anglo-sassone (USA, UK, Australia) e tedesca che, in pochi anni ha immesso nel mercato decine di prodotti di nuova concezione dedicati ai cavalli sensibili ai carboidrati, quindi una offerta posizionata con margine di valore aggiunto.
In Italia non esiste ancora un’adeguata consapevolezza sui reali termini della questione e una malattia come la laminite viene considerata da molti come una fatalità. Per quanto riguarda la forma alimentare sopravvivono falsi miti come quello dell'erba medica, considerata invece uno dei principali imputati!